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C.

Un mese sull'Isola: Settembre



Settembre è sempre un mese impegnativo per noi. Poco tempo per leggere ma soprattutto poco tempo per partecipare ai numerosi Festival culturali presenti nelle nostre zone. Nonostante tutto abbiamo rosicchiato tempo in ogni angolo del giorno (e della notte), e portato a casa qualche bella lettura, condita con una piccola dose di delusione.



Un consiglio rubato, un inizio stentato e tutto sommato una lettura già dimenticata. Non sono riuscita a legarmi a questa storia di ragazza apolide che cerca di trovare una stabilità emotiva, radici e comunità, Un moderno dramma dello spaesamento, che però non ha colpito la mia attenzione.




Opera prima di un autrice transgender che racconta le avventure di Maria, punk transgender newyorkese, in un road novel al contrario dove non c'è un vero finale, o un'epifania di qualche tipo. Un po' sgangherato e illuminante, un "libro trans" che, senza raccontare la transizione di genere, ne diventa un manifesto.



Il Thriller è forse il genere più sfruttato, chiacchierato e parzialmente distrutto del panorama letterario mondiale e, soprattutto quando è un best seller lo si snobba, io per prima. Stavolta però ci sono cascata e ho trovato com'è logico tutti gli ingredienti di un best seller: avvincente, ben scritto, un prodottino ben confezionato. Non molto di più.




La mia prima volta con Coetzee è stata una bella prima volta. Non troppo difficile, non troppo clamorosa. Un bel libro, breve e intenso, in cui il Premio Nobel descrive le vicende di un uomo/padre e di una donna/figlia e di un rapporto da riconquistare in una società violenta e feroce dove l'accettazione forse è l'unica soluzione.




Questo libro, tra il saggio e l'autobiografia, mi ha fatto compagnia durante una serie di viaggi di lavoro e ho scelto la forma dell'audiolibro perché a leggerlo ci sarebbe stata proprio l'autrice. Il risultato è un intimo omaggio a 5 scrittrici che le hanno cambiato la vita avvicinandola alla lettura e trasformandola nella scrittrice che è.



La Oates è terribile! Scrive, scrive, scrive. Fiumi di parole, fiumi di libri, ed è instancabile, ed è fantastica e i suoi tomi si leggono con grande facilità senza essere banali...ma quanto male fa!

Una storia allucinante, tratta da una storia vera, che mette i brividi ma dalla quale non puoi allontanarti, fino alla fine.




Adoro Francesco Piccolo, la sua ironia e la sua scrittura così simile al suo modo di esprimersi e di essere. Questo libro nasce da un aneddoto che Claudia Cardinale racconta a Piccolo e dal quale lui, anni dopo, parte per narrare la storia di due grandissimi registi italiani, di un cinema ormai lontano e del libro stesso. Un libro intrigante e molto bello.










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