FEBBRAIO
Febbraio è sbarazzino.
Non ha i riposi del grande inverno,
ha le punzecchiature,
i dispetti
di primavera che nasce.
Dalla bora di febbraio
requie non aspettare.
Questo mese è un ragazzo
fastidioso, irritante
che mette a soqquadro la casa, rimuove il sangue, annuncia il folle
marzo
periglioso e mutante.
VINCENZO CARDARELLI
Conosco Margaret Atwood, come molti, per il suo capolavoro "Il racconto dell'ancella" ma non mi sono mai inoltrata troppo nel resto della sua produzione. Anche questo libro si può catalogare nel genere distopico, del quale la scrittrice è una regina indiscussa, ma rispetto al primo e più famoso, qui non arriva mai a sconvolgere o emozionare veramente. Un gioco di coppie tra eros e amore e qualche risvolto poco credibile distolgono l'attenzione dal tema centrale e rendono la trama un po' superficiale.
Ogni tanto inciampano anche i migliori.
È da un po' di tempo che vorrei dedicare uno spazio della mia libreria ai "libri sui libri" , genere di saggio che adoro. Questa volta a parlare dei miei adorati amici di carta sono Jean-Claude Carrière e il nostro grandissimo Umberto Eco, entrambi appassionati e collezionisti. In una chiacchierata, impegnata ma al contempo divertita, ne raccontano la storia, l'importanza, il valore intrinseco, definendo il libro come la ruota o il cucchiaio: "Una volta che li avete inventati, non potete fare di meglio."
Sempre bello sentir parlar di libri.
Consigliato da un'amica lettrice, di quelle da ascoltare, "Grande meraviglia" è il libro che mi ha fatto conoscere una delle scrittrici italiane di cui si sta più parlando, Viola Ardone (una delle prossime letture sarà sicuramente il suo più famoso "Il treno dei bambini") e conoscerla è stato un vero piacere. Con una voce originale e una sensibilità unica entra nel mondo della malattia mentale, dei manicomi prima e dopo la legge Basaglia attraverso la voce tenera e ingenua della giovane Elba. Un libro a tratti un po' stucchevole ma decisamente godibile.
Ho recuperato questo libro di Veronica Raimo dopo aver letto "Niente di vero" (Premio Strega giovani 2023) e il suo ultimo "La vita è breve, eccetera", entrambi bellissimi ed è riuscita a non deludermi neanche stavolta.
Miden è un paese immaginario, una specie di eutopia hippie nata dopo un non meglio specificato «Crollo» con regole e un linguaggio proprio, una sorta di società perfetta. Qui la Raimo ambienta una storia che parla di abuso e consenso, di giudizio e comunità e lo fa con la sua solita ironia, irriverenza e bravura.
Ma come si fa a scrivere un libro così? Come si fa a dire così tanto dicendo molto poco?
Ad avere una voce così inedita, coraggiosa e moderna ma allo stesso tempo senza tempo? Se sei figlio o madre, se sei adolescente o lo sei stato, se hai un cazzo di cuore che batte nel petto, questo libro è per te.
Crudele e dolcissimo, un libro che parla di perdono, dolore, malattia, lutto, di vita.
Tatiana Tîbuleac è un vero talento e questo è un libro che porterò per sempre nel cuore.
Ho avuto l'occasione di ascoltare Sara Marzullo a Testo, la fiera del libro di Firenze. Avevo, pochi minuti prima, comprato il suo libro allo stand si 66thand2nd, attirata da questa intrigante copertina che da un po' di tempo mi si mostrava senza sosta sui social e nelle librerie. Non sapevo bene cosa aspettarmi e il libro è stata una bella sorpresa. Una raccolta di saggi sulla "ragazza" come teoria: nell'immaginario comune, nella letteratura, nella musica, etc.. Sara Marzullo ha studiato e in questi scritti molto colti e pieni zeppi di citazioni e rimandi ce lo dimostra. Una lettura indiscutibilmente fredda ma piena di spunti di riflessione.
Un'altro esordio di un'altra giovane scrittrice e un'altro bel libro.
"Spilli" racconta il periodo di crescita della giovane Livia, da bambina ad adolescente, scandito e accompagnato dall'evolversi di una malattia degenerativa agli occhi che la porterà alla cecità. Greta Olivo da voce in maniera incredibilmente credibile a una ragazzina e senza retorica immerge il lettore in una nuova vita, in un’adolescenza che non vorrebbe essere diversa dalle altre, senza pietismi e vittimismi. Brava.
Elizabeth Finch stava per diventare una delle mie protagoniste preferite. Era partita con il carico pesante, con quella franchezza e quel cinismo che tanto ho amato per esempio nel personaggio di Olive Kitteridge della Strout, ma ad un certo punto il focus del libro si è spostato su altri argomenti e la meraviglia è un po' sfumata. Rimane comunque un'ottima lettura con diverse sottolineature.
Un romanzo sul pericolo delle relazioni quando creano dipendenza emotiva.
Il tema dell'amore manipolatorio, che sia il caso di Milena, giovane ragazza della ciociaria che si trasferisce a Roma e viene subito raggirata da un giovane rampollo che si approfitta della sua ingenuità, o della madre che lo fa nei confronti di un predicatore di una setta religiosa.
Scrittrice giovane e talentuosa, la Urciuolo, che affronta temi spigolosi con grande lucidità, senza cadere nella banalità.
Libro del mese di Febbraio per il nostro Gruppo di lettura.
Romanzo d'esordio per questa ragazza irlandese che è una via di mezza tra fiction e memoir, che si legge obiettivamente in maniera molto scorrevole ma che ho trovato poco efficace e poco empatico, con personaggi già dimenticati e dialoghi superficiali.
Ha tutti gli ingredienti per essere un romanzo di tendenza, pronto a spopolare sui social: amore tossico, protagonista ribelle che fa uso di droghe e alcool e molto sesso.
Dulcis in fundo il cambio del titolo originale: il più appropriato "Atti di disperazione" è stato soppiantato dal più allusivo "Atti di sottomissione".
Letto e dimenticato.
Interessante viaggio nella politica italiana, dal dopoguerra ad oggi.
Per chi come me conosce la politica in maniera molto superficiale può essere un buon viatico per solleticare la curiosità e andare ad approfondire alcuni argomenti o personaggi che in questo libro vengono menzionati, per ovvie ragioni, in maniera sbrigativa.
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