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S.

non si giudica un libro dalla copertina


"Quando cerco di immaginarmi come potrebbe essere una vita felice, mi accorgo che da quando ero bambina l’immagine non è molto cambiata: una casa circondata da alberi e fiori, un fiume nei paraggi e una stanza piena di libri, e qualcuno che mi ami, nient’altro."


Sally Rooney si riconferma voce della sua generazione e in questo suo terzo romanzo mi è piaciuta molto molto di più.

Fino ad ora l'epiteto di "famoso fenomeno letterario" (in questo modo è sempre stata presentata dalla critica la Rooney, sia per il primo "Parlarne tra amici" che per il secondo "Persone normali") non mi aveva mai convinta. Non ne ho capito probabilmente la portanza, e ho sempre pensato che la scrittrice irlandese fosse ampiamente sopravvalutata. Fino ad ora! Il suo ultimo romanzo "Dove sei, mondo bello", l'ho invece trovato perfettamente inserito nella sua generazione, ma in cui mi ci sono trovata benissimo, pur facendo parte di un altra.

Lo spaesamento che avevo vissuto ad esempio in "Persone normali" non l'ho percepito in questo caso. Le problematiche, le dinamiche, gli spunti sono sì contingenti della loro età (i famosi "Millennials") ma perfettamente inseriti in un dialogo aperto, più ampio, in cui i temi trattati sono adattabili a tutte le generazioni.


Il mondo bello indicato dal titolo (tratto da una poesia di Schiller) non è evidentemente così a portata di mano perché gli eventi che vengono portati a galla e di cui si discute e si argomenta, tutto fanno pensare tranne che ad un mondo accogliente: la pandemia, il sistema capitalistico al collasso, i cambiamenti climatici, la precarietà del lavoro...

Di tutto questo parlano i quattro protagonisti di questo intenso romanzo: Alice, la ricca scrittrice con qualche problema di nervi e il ragazzo Felix, conosciuto su Tinder; Eileen sua amica dal liceo, con lavoro precario e tante insicurezze e Simon, amico d'infanzia, consulente politico e cattolico.


"Ecco che nel bel mezzo di tutto, con il mondo messo com’è, l’umanità sull’orlo dell’estinzione, io mi ritrovo qui a scriverti un’altra mail a proposito di sesso e amicizia. C’è altro per cui valga la pena vivere?"


A mio avviso la Rooney con uno sguardo più maturo è riuscita a trovare una formula vincente, intervallando capitoli in cui racconta i rapporti amorosi, l'amicizia e il sesso tra i quattro protagonisti con capitoli in cui le due ragazze attraverso un serrato scambio epistolare (parliamo pur sempre di Millennials, per cui si tratta di mail) sviscerano problematiche contemporanee e offrono grandi spunti di riflessione.

Inoltre riesce sempre a mantenere vivo l'interesse con un ritmo perfetto e dialoghi efficaci.

A questo punto speriamo che anche in questo caso prevedano una serie tv.


"È sempre meglio amare qualcosa che non amare affatto, amare qualcuno che nessuno, e io sono qui, vivo nel mondo, e neanche per un attimo desidero il contrario"


4/5

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